lunedì 31 agosto 2015

Altiero chi?


Ehi, oggi è il compleanno di Altiero Spinelli. Altiero chi???
Chi era costui, morto nell’86 e che se fosse ancora vivo soffierebbe - se ne avesse il fiato - ben 118 candeline?
Prima di pensare “chissenefrega” e guardare le ultime su Facebook, dedichiamoci un pensierino piccolo piccolo. Ma dovuto, forse più che mai, ad oggi, in quest’Europa prigioniera di se stessa, e forse - al di là della carta - un tantino lontana dall’idea di Altiero Spinelli, senza essere troppo retorici.



Non è persona da poco, l’Alitero: è uno dei padri fondatori dell’Ue. Politico italiano, famiglia socialista, prima vicino al comunismo poi al federalismo. Iniziò la sua vita politica a 17 anni: un ragazzino, ma a quei tempi forse già un uomo, e a causa del suo credo politico comunista scontò 10 anni (10 anni!) in prigione, arrestato dal regime fascista.
Cosa fece nel frattempo? Non essendoci settimanali di gossip a cui affidare memoriali e Quarto Grado a cui rilasciare interviste, studiò. E studiò tantissimo, tanto che dopo i 10 anni in prigione ne trascorse altri 6 al confino, a Ventotene (be’, mica male). Ma non a postare selfie su instagram - chissà, se ci fosse stato magari… -, ma a redarre uno dei più importanti documenti ispiratori del federalismo, seme della democrazia europea così come ce l’hanno spiegata e a cui lui stesso in futuro lavorò, dopo aver fondato il movimento federalista italiano e un istituto, l’Istinto di Affari Internazionali di Roma.
Il “Manifesto di Ventotene” fu scritto da Spinelli e da altri giovani prigionieri politici, e costituisce non solo la sua, la loro visione federalista, ma anche uno dei primi documenti in cui si sostiene una Costituzione europea. Tant’è che era intitolato inizialmente “Per un’Europa libera e unita”. Il Manifesto proponeva la formazione di una federazione europea sovranazionale di Stati, il cui obbiettivo primario consisteva nel creare un legame tra gli Stati europei che impedisse lo scoppio di una nuova guerra.

Già, proprio questa è la base della nostra Europa. Io sono cresciuta in pieni anni ’90 e l’Europa era un concetto un po' confuso, ma col sapore di "qualcosa di importante". Ma era soprattutto una speranza, una grande speranza. Non solo di pace, stabilità, unità, solidarietà, basi che hanno dato ispirato un'Unione Europea, e cose che oggi diamo per scontate. Ma anche per le possibilità che poteva offrire, l’opportunità di essere davvero tutti uniti, davvero tutti cittadini europei (finché Schauble non mi ha fatto cambiare idea).

Lo Spinelli, insomma, era davvero forte. Pensate un po', fu consigliere anche di Alcide De Gasperi, fu ricercatore, e fondò l’Istituto Affari Internazionali di Roma.
Ma quell’idea di una vera integrazione europea, accidenti, era sempre nella sua testa. Un tarlo. Così nel 1980 insieme ad altri membri del Parlamento europeo di orientamento federalista, fondò il “Club del Coccodrillo”, che prese il nome dal ristorante di Strasburgo da loro frequentato. Il Club del Coccodrillo auspicava un nuovo trattato europeo. Così, con una mozione parlamentare si costituì un comitato speciale per la preparazione di un nuovo trattato dell’Unione europea, destinato a essere in tutto, salvo che nel nome, una Costituzione europea.
Finì così: il 14 febbraio 1984 il Parlamento europeo adottò la sua proposta a stragrande maggioranza e approvò il “Progetto di Trattato istitutivo dell’Unione europea”, il cosiddetto “Piano Spinelli”. I Parlamenti nazionali non ratificarono il Trattato, ma il documento costituì una base per l’Atto unico europeo del 1986, che aprì i confini nazionali al mercato comune, e per il Trattato di Maastrict del 1992 con cui nacque l’Unione europea. L’entusiasmo di Spinelli convinse il Presidente francese Mitterand a rinunciare all’atteggiamento di ostilità francese nei confronti di ogni approccio verso l’Europa che non fosse quello integovernativo. In molti governi europei ciò fornì la spinta per fare progredire ulteriormente il processo di integrazione europeo.

E oggi? L'Europa del federalista Spinelli, è davvero così "federalista" così come lui l'aveva sognata?

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